Il primo incontro del gruppo di lavoro si è tenuto presso l'Università Nazionale "Politecnico di Leopoli", presieduto dal rettore Natalia Shakhovska, che ha avviato i lavori per la definizione di una strategia di sviluppo per i prossimi cinque anni. Questo passo è stato il risultato degli accordi del Consiglio di Sorveglianza dell'Università, che ha consigliato di coinvolgere nel processo i principali specialisti. Il primo facilitatore della sessione strategica è stato Pavlo Sheremeta, membro del Consiglio di Sorveglianza del Politecnico di Leopoli, noto economista e docente ucraino, professore di pratica presso la Facoltà di Economia di Kiev, Ministro dello Sviluppo Economico e del Commercio dell'Ucraina (2014) e ora alto funzionario della sede centrale del 2° Corpo dell'Università Nazionale della Carta.
Il lavoro è iniziato con questioni fondamentali: la definizione della missione, della visione e dei valori dell'università. Pavlo Sheremeta ha sottolineato che una chiara comprensione della missione è il punto di partenza per qualsiasi strategia di successo, poiché è essa a determinare il vettore di movimento e a influenzare tutti gli aspetti delle attività dell'organizzazione.
Per rendere la discussione il più oggettiva possibile, il facilitatore ha invitato i partecipanti a riflettere su una domanda retorica ma profonda: "Chi piangerebbe se l'università chiudesse?". Questo approccio ha contribuito a delineare chiaramente i principali gruppi di stakeholder per i quali il Politecnico di Leopoli rappresenta il valore maggiore. Tra questi, naturalmente, ci sono studenti e laureati, nonché datori di lavoro, imprese industriali, fornitori e autorità cittadine.
Particolare attenzione durante la discussione è stata rivolta al problema della grave carenza di personale ingegneristico in Ucraina. I partecipanti hanno convenuto che il compito dell'università non è quello di formare esecutori, ma specialisti in grado di generare nuove idee, creare prodotti innovativi e sviluppare l'imprenditorialità.
La discussione ha toccato il tema della qualità dei servizi educativi. È stata sottolineata la necessità di sviluppare criteri di qualità chiari e di modernizzare i programmi di studio obsoleti. I partecipanti hanno sottolineato la necessità per gli studenti moderni di adottare metodi di insegnamento interattivi e di sviluppare competenze pratiche, in particolare in ambito manageriale e imprenditoriale, poiché molti di loro iniziano a lavorare già al terzo anno.
Uno degli ambiti chiave della strategia futura è stato individuato nell'approfondimento della cooperazione con le imprese. Ciò consentirà di attrarre finanziamenti aggiuntivi per progetti scientifici, nonché di garantire la pertinenza dei programmi formativi e il successo occupazionale dei laureati. Allo stesso tempo, hanno affrontato la questione degli ostacoli, in particolare la burocrazia, che complica un'efficace interazione con l'industria.
I partecipanti hanno discusso dell'importanza di servizi formativi di qualità e del loro impatto sul mercato del lavoro. Hanno inoltre affrontato le problematiche relative alla formazione degli studenti nel campo del management e la necessità di sviluppare competenze imprenditoriali, di fondamentale importanza per il successo professionale dei laureati.
Infine, i partecipanti hanno sottolineato l'importanza della cooperazione tra università e imprese per attrarre finanziamenti e sviluppare nuovi progetti. Hanno discusso delle fonti di finanziamento, in particolare del bilancio statale e delle tasse universitarie, nonché della necessità di modernizzare i programmi formativi.
L'incontro ha individuato compiti specifici e responsabili. I partecipanti, divisi in gruppi, continueranno a lavorare alla definizione della proposta di valore dell'università, dei modelli di fatturato e della politica del personale.
Tra i compiti chiave su cui i team lavoreranno nel prossimo futuro ci saranno lo sviluppo di proposte per migliorare la qualità dei servizi educativi, la creazione di una strategia per attrarre finanziamenti per progetti scientifici e la definizione di modelli di cooperazione efficace con le imprese.
Pavlo Sheremeta ha inoltre invitato Marta Beshley, Capo del Dipartimento Cultura del Dipartimento dell'Istruzione e della Cultura del Consiglio Comunale di Leopoli e Consigliere non dipendente del Sindaco di Leopoli per le Questioni Culturali, a lavorare sulla strategia del Politecnico di Leopoli. L'esperta ha parlato della propria esperienza, in particolare dell'attuazione della strategia di sviluppo dell'istituto, che include la creazione di nuovi corsi e laboratori. Ha sottolineato l'importanza di un approccio sistematico al lavoro e la possibilità di un'ulteriore cooperazione con il Politecnico di Leopoli, in particolare nel campo dell'istruzione e della cultura.